Featured

Vino australiano lo-fi

Wine Witness

Siamo abituati a pensare vino australiano come un vino muscoloso, masticabile, tannico e legnoso, marmellatoso e... rosso. Si, perché, in effetti, è quello rosso che viene subito in mente, anche se ce ne sono tanti bianchi degni di nota, a volte anche notevoli.
Ma c'è di più: come quasi ovunque, ci sono produttori indipendenti che lavorano fuori dagli schemi, creano tendenze e associazioni, sfidano i cliches, interpretano terroir secondo la propria visione.
Mi è già capitato, durante varie fiere, soprattutto qua a Londra, di assaggiare vini australiani "diversi", quel poco che è bastato a scaldare il mio interesse a monitorare le opportunità di approfondimento.

Ed eccomi alla degustazione di vini australiani lo-fi da Sager+Wilde che sostiene produttori Lo-Fi indipendenti (chiarimenti su termine lo-fi).

Wine Witness

Cantine in degustazione:

ARCHITECTS OF WINE
“Minimi interventi, approccio artigianale, vini da piccoli appezzamenti creati con passione”
Un architetto che è diventato un vignaiolo. Prima uscita sul mercato nel 2013 dopo che un hobby è diventato un'ossessione. Uva proveniente principalmente da Adelaide Hills e da Clare Valley, vinificazioni sotto l'insegna di 'less is more' per trasmettere peculiarità della vigna e del vintage.

vini in assaggio: Riesling, Lagrein

BK WINES
Fondata nel 2007 da Brendon e Kirstyn Keys. L'approccio è quello di creare vino unico, come possa esserlo un opera d'arte, senza seguire le regole ma interpretare il luogo attraverso il frutto. Da qui la scelta dei vigneti su Adelaide Hills "perché è un ottimo posto per vivere e fare vino, è un luogo in cui la non conformità è la regola". 

Wine Witness

vini in assaggio: Chardonnay (New Zealand), Savagnin, Sauvignon Blanc, Pinot Noir, Syrah

JAMSHEED
Gary Mills era un insegnante di inglese in Giappone dopo la laurea in Lettere. Durante le vacanze ha fatto da guida per un gruppo di giapponesi nell'Australia vitivinicola. Quell'esperienza gli cambiò la vita. La prima etichetta di Jamsheed risale al 2003. Gary è noto per la sua capacità di bilanciare potenza con finezza. I suoi vini sono fatti con fermentazioni a grappolo intero e un uso minimo di solforosa. 

vini in assaggio: due pet-nat (uno bianco e uno rosato), Sauvignon Blanc da Yarra Valley e Sagrantino da Heathcote

KOERNER
Koerner Wine è un'azienda di Jonathan Koerner e fratelli Damon. Cresciuti nella Clare Valley, producono vini leggeri, freschi, e ben strutturati di alta bevibilità, principalmente da uve provenienti dal vigneto di famiglia Koerner. "La nostra filosofia di vinificazione è molto semplice: i vini sono fatti in vigna."

vini in assaggio: Vermentino, "La Corse" (60% Sangiovese, 20% Grenache, 15% Sciacarello & 5% Malbec)

SIGURD
La cantina si trova in Barossa Valley e si chiama così in onore del bisnonno norvegese del produttore Daniel Graham. Daniel è laureato in enologia, in passato ha lavorato per Jacobs Creek, ora fa consulente per l'azienda convenzionale Red Heads Wine, mentre produce proprio vino naturale, Sigurd. Tutti suoi vini sono fatti con lieviti naturali, non subiscono chiarificazione e c'è solo una piccola quantità di solforosa aggiunta prima di imbottigliamento.

vini in assaggio: White blend (Riesling 49%, Sauvignon Blanc 25%, Semillon 16%, Vermentino 6%, Gewurtraminer 4%), Chenin Blanc

Una bellissima degustazione accompagnata da una bella e estiva grigliata in un clima estremamente friendly e goliardico. Tanti vini assaggiati, questi mi avrei portati a casa:
  • Il Savagnin BK Wines da Adelaide Hills sulle bucce che solo lontanamente ricorda quello del Jura anche se è sempre di carattere deciso, combina note acri con delicato aroma di biscotti. Se vogliamo, è più femminile del Savagnin della regione francese, porta un cappello di paglia mentre va in ferramenta. 
  • Il Sagrantino Jamsheed di Heathcote è fragrante, vivace e quasi nordico, fermentato con grappoli interi e tuttavia con gentile estrazione, senza filtrazioni ne chiarifiche, ricorda vigorosa succosità di una spremuta di melograno. 
  • White Blend si Sigurd è un'ode all'estate nel Middle Europe, con valli fiorite di mille piante dove ubriacarsi di odori..  Questo vino ha inizio a febbraio con la raccolta del Gewurztraminer, poi fermentato sulle bucce per 10 giorni prima di riposare in vecchie barrique di rovere francese (250 litri). Il Sauvignon Blanc fermenta sulle bucce per 2 giorni e finisce la fermentazione in acciaio. Il Riesling è l'ultimo ad arrivare in cantina, fermenta con grappoli interi in foudre (1600L) di 100 anni dove rimane fino all'imbottigliamento a dicembre. Il Semillon passa 4 giorni sulle bucce, poi in acciaio. Rimangono tutti sui loro lieviti fino a fine novembre prima di essere travasati, assemblati e imbottigliati due settimane dopo con una piccola aggiunta di zolfo.
  • Il Chenin Blanc Sigurd macerato di Clare Valley ha profilo gusto olfattivo molto diverso dal suo fratello, questo richiama l'estate inoltrata con l’erba appassita, giornate più corte, sole meno cocente. E' proprio nelle mie corde.
  • Il Pinot Noir BK Wines profuma di bosco dopo un acquazzone estivo. Meraviglioso